Il veganismo è una filosofia di vita basata sul rifiuto di ogni forma di sfruttamento degli animali, per i bisogni alimentari come per l’abbigliamento, lo spettacolo e tanti altri scopi ancora. La declinazione dietetica del veganismo (detta anche vegetalismo) obbliga a pratiche alimentari basate sull’esclusione di tutti i cibi di origine animale.
Negli ultimi anni sta crescendo in maniera significativa in Italia il numero dei vegani, e ragionando su questo ci è sorta spontaneamente (e con curiosità) una domanda: ma i vegani possono bere il vino? La risposta è: certamente si, a patto che nella produzione dello stesso non siano mai stati utilizzati sostanze di origine animale – ammesse dalle attuali normative e più o meno utilizzate – come le gelatine utilizzate per le chiarifiche, la colla di pesce, l’albumina, la chitina, il sangue di bue ecc. .
Volendo provare a definire un vino Vegan possiamo certamente dire che deve provenire da agricoltura biologica o biodinamica certificata; che sia in vigna che in cantina non devono essere state utilizzate sostanze organiche e che la vendemmia delle uve deve essere fatta a mano.
A margine di queste indicazioni è curioso notare la diatriba che riguarda i mezzi da utilizzare per le lavorazioni nel vigneto: da una parte abbiamo le convinzioni di alcuni produttori biodinamici che tornano sempre più prepotentemente a usare il cavallo, abbandonando i trattori; dall’altra abbiamo le convinzioni dei vegani che vorrebbero al contrario l’utilizzo esclusivo del trattore ritenendo deprecabile lo sfruttamento del cavallo a fini lavorativi.
Negli ultimi anni sta crescendo in maniera significativa in Italia il numero dei vegani, e ragionando su questo ci è sorta spontaneamente (e con curiosità) una domanda: ma i vegani possono bere il vino? La risposta è: certamente si, a patto che nella produzione dello stesso non siano mai stati utilizzati sostanze di origine animale – ammesse dalle attuali normative e più o meno utilizzate – come le gelatine utilizzate per le chiarifiche, la colla di pesce, l’albumina, la chitina, il sangue di bue ecc. .
Volendo provare a definire un vino Vegan possiamo certamente dire che deve provenire da agricoltura biologica o biodinamica certificata; che sia in vigna che in cantina non devono essere state utilizzate sostanze organiche e che la vendemmia delle uve deve essere fatta a mano.
A margine di queste indicazioni è curioso notare la diatriba che riguarda i mezzi da utilizzare per le lavorazioni nel vigneto: da una parte abbiamo le convinzioni di alcuni produttori biodinamici che tornano sempre più prepotentemente a usare il cavallo, abbandonando i trattori; dall’altra abbiamo le convinzioni dei vegani che vorrebbero al contrario l’utilizzo esclusivo del trattore ritenendo deprecabile lo sfruttamento del cavallo a fini lavorativi.